Ortodonzia, una soluzione anche in età adulta
Anche da grandi è possibile allineare i denti!
Non bisogna rinunciare a un bel sorriso smagliante anche se ormai non si è più ragazzini. È comunque possibile ricorrere all’ortodonzia anche in età adulta.
Si parla di ortodonzia da adulti quando la dentizione permanente e la crescita cranio-facciale sono ormai complete. Se nel bambino si interviene sulla crescita scheletrica in atto, nell’adulto è possibile intervenire solo sui movimenti dentali. Tuttavia, si possono raggiungere ugualmente dei buoni risultati, anche se con tempistiche di trattamento leggermente più lunghe.
Su quali problemi si interviene?
L’ortodonzia in età adulta interviene su numerose malocclusioni, quando i denti dell’arcata superiore non sono perfettamente allineati con quelli dell’arcata inferiore.
Le malocclusioni possono essere congenite, acquisite, o conseguenza di cattive abitudini, come succhiarsi il pollice da bambini, o della perdita di uno o più denti non compensata con impianti. Le più frequenti sono:
• Diastema: si verifica quando c’è troppo spazio tra i denti, quando gli incisivi non si forma nessun punto di contatto
• Affollamento: in questo caso, invece, lo spazio è troppo poco e i denti si scontrano l’uno con l’altro
• Sovramorso: la mascella e i denti superiori si sovrappongono troppo alla mandibola e ai denti inferiori
• Morso crociato: i denti inferiori sporgono su quelli superiori
• Morso profondo: i molari chiudono tra loro, ma i denti anteriori superiori coprono troppo quelli inferiori
• Morso aperto: i molari e i premolari chiudono tra loro, ma i denti anteriori non si toccano.
È sempre un vantaggio trattare le malocclusioni. I denti poco allineati sono più difficili da pulire e un sorriso armonioso è un sorriso anche sano: diminuirà il rischio di carie, malattie parodontali, diminuirà il rischio che si rompa un dente e potrebbero migliorare i problemi alle articolazioni temporo-mandibolari.
Ogni trattamento è individuale e varia a seconda del problema, per questo sono necessari vari esami che servono a capire meglio come affrontare le problematiche. In particolare si ricorre a fotografie del volto e dei denti del paziente, a radiografie del cranio e a modelli di gesso delle arcate dentarie, per riscontrare l’eventuale presenza di carie, fratture e malattie che possono interessare denti e gengive.